"Oggi il virus in Cina non c'è più o se c'è noi non ce ne accorgiamo. I casi sono pochissimi, per strada giriamo senza mascherina. È tutto aperto. Cinema, teatri, negozi". Leggendo le parole di Fabio Cannavaro -già campione del mondo con l'Italia di Lippi nel 2006 ed oggi allenatore dello Guangzhou in Cina- un pensiero mi ronza per la testa. Lo stesso espresso da Paolo Becchi e Giovanni Zibordi sulle colonne di Libero un paio di mesi fa. E se il governo cinese si fosse reso conto dopo i primi mesi di pandemia “che moriva poca gente in percentuale della popolazione e che si trattava in larga parte di anziani e già malati”? E da quando la quarantena è stata tolta l'8 aprile 2020 in Wuhan ha di fatto trattato il coronavirus come una delle tante patologie respiratorie.
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